Questo post è stato originariamente pubblicato su Pinguino Mag.
Tra le molte piattaforme di crowdfunding “tematiche” (o verticali) nate negli ultimi anni ve ne sono due che si occupano in particolare di cultura, innovazione sociale e digitalizzazione.
Può essere interessante fare un breve raffronto perché i due progetti hanno origini e approcci diversi: uno, withyouwedo, è la piattaforma creata da Telecom Italia, la seconda, innamoratidellacultura.it prende origine da una startup incubata presso I3P, l’incubatore del Politecnico di Torino.
In realtà i due progetti sono diversi anche per un altro aspetto importante; mentre innamoratiperlacultura.it è una tipica piattaforma aperta, in cui ciascuno può inserire la propria scheda progettuale, quella di Telecom è pensata per supportare proposte selezionate nell’ambito dell’iniziativa #ilfuturoèditutti di Corporate Social Responsibility di Telecom Italia, un programma di interventi basati sulla creazione di valore condiviso.
In questo primo post ci concentreremo sul withyouwedo, riservandoci un secondo post per parlare di innamoratidellacultura.it
Withyouwedo, il crowdfunding secondo Telecom Italia
Secondo quanto riportato dalle note stampa
la piattaforma withyouwedo
sostiene il finanziamento di iniziative, idee e progetti che favoriscano lo sviluppo e l’adozione di strumenti digitali
nei seguenti 3 ambiti:
- Cultura Digitale: scuola, istruzione ed educazione digitale, arte, letteratura e musica; dalla tutela del patrimonio all’innovazione creativa per contribuire alla crescita culturale e intellettuale del nostro paese;
- Innovazione Sociale: sanità digitale, cloud computing, robotica e smart home; da interventi innovativi di solidarietà, alla costruzione di nuovi modelli di inclusione e aggregazione;
- Tutela dell’Ambiente: riciclo, smart city, efficienza energetica e mobilità intelligente; da strumenti per il controllo del territorio a sistemi di sensibilizzazione per rendere la sostenibilità uno stile di vita.
Una call lanciata nel dicembre 2014 ha fatto sì che venissero inseriti sulla piattaforma circa 100 progetti; in questa prima fase quindi è stata uno strumento di raccolta di idee progettuali. Successivamente la Telecom ha selezionato 15 progetti (cinque per ogni area tematica) basandosi su valutazioni di
aderenza agli ambiti individuati, oggetto ed obiettivi del progetto, presenza di elementi di valorizzazione delle tecnologie digitali, replicabilità del progetto e capacità di attivazione e coinvolgimento di una “contagiosa partecipazione” delle reti sociali.
L’8 aprile scorso la piattaforma è stata “aperta” al pubblico; i progetti che raggiungeranno l’obbiettivo fissato riceveranno da Telecom Italia un versamento di 10.000 euro (e comunque non superiore al 25% dell’obbiettivo economico). La telco italiana non applica nessuna commissione (mentre le commissioni PayPal sono state abbassate grazie a un accordo speciale).
L’intenzione è quella di ripetere il ciclo di valutazione tre volte l’anno, inserendo anche progetti esterni (senza supporto economico da parte di Telecom).
Per i donatori amanti del calcio c’è anche la possibilità per tre fortunati di poter sfidare ai rigori Gigi Buffon il 24 maggio a Vinovo.
La lista dei progetti comprende alcune idee interessanti distribuite tra i tre ambiti: visitando il sito un utente troverà certamente uno o più progetti che lo colpiranno tanto da diventare un donatore (posso testimoniarlo, essendo anch’io un micro-finanziatore di un progetto).
La piattaforma è progettata secondo le buone norme dei siti di crowdfunding (anche se nella pagina con le schede sintetiche vi è solo la cifra raccolta, manca la cifra obbiettivo per ogni progetto) e, in media, i progetti hanno valide schede di presentazione (compreso un video) e una serie di rewards adeguati. Ogni progetto può scegliere due modalità di crowdfunding: keep it all, in cui la cifra raccolta verrà consegnata al progetto anche senza il raggiungimento del target oppure all or nothing, in cui la cifra verrà consegnata solo se si raggiunge il target entro la scadenza. Le campagne durano da un minimo di 90 giorni a 120 giorni.
Al momento, a due settimane dal lancio, tutti i progetti sono intorno al 25% per cento di raccolta: non molto, considerando che viene conteggiato il finanziamento offerto da Telecom.
Sia dal lato Telecom che da quello dei progettisti, come spiegato tempo fa in un post, occorre un maggiore sforzo per far conoscere, diffondere, promuovere sia la piattaforma che i singoli progetti.
La concorrenza nel mondo del crowdfunding sta diventando sempre più forte e occorre elaborare strategie efficaci e continuative (che non siano limitate al momento del lancio) soprattutto quando si tratta di nuove piattaforme che non possono contare sull’effetto networking di una community preesistente.