La guerra delle monete digitali (tra Stati e privati)
“Uno dei meriti di Libra è che ha spinto molte banche centrali nelle economie avanzate ad accelerare i loro programmi per fornire valute digitali al dettaglio. Ma questa battaglia non riguarda solo i benefici della creazione di denaro; si tratta in definitiva della capacità dello Stato di regolare e tassare l’economia in generale e della capacità del governo degli Stati Uniti di utilizzare il ruolo globale del dollaro per far avanzare i suoi obiettivi politici internazionale.”
Les Echos (via Mèta-Media)
Il legislatore come “architetto” della casa comune digitale, braccio “armato” della società.
“Questo concetto di “regolamentazione in base ai dati” è stato recentemente oggetto di un approccio comune da parte di otto autorità di regolamentazione francesi. Presuppone che siano disponibili le informazioni pertinenti e quindi che il regolatore disponga di poteri vincolanti in questo settore. In questo senso, siamo ben oltre l’autoregolamentazione, che ha mostrato i suoi limiti.”
Usbek e Rika (via Mèta-Media)
Chaitin e la preveggenza dell’algoritmo.
“Quando Chaitin formulo’ la sua teoria dell’informazione algoritmica, negli anni ‘60 del Novecento, le sue tesi avevano la fragranza del nuovo e nessuno pensava che “algoritmo” sarebbe diventata la prima parola ossessiva dell’incombente millennio e che l’ “ informazione” ne sarebbe stata l’occhiuta sovrana. Come a volte – raramente- accade, una teoria scientifica era anche l’avvisaglia di una mutazione antropologica”.
(R. Calasso, L’innominabile attuale) via Massimiliano Fasoli