Probabilmente non lo sapete, ma Ella sta viaggiando verso il sistema solare HIP 4872 nella costellazione di Cassiopea. Ella è l’ambasciatrice della specie umana. Non è un essere vivente. Ella è un chatbot. Un vecchio, primitivo chatbot del 2003 il cui codice è scritto in VisualBasic.Net.
In quell’anno, tuttavia, era uno dei bot più avanzati. Aveva vinto il Loebner Prize Contest, una competizione tra software che si svolgeva nell’ambito dei tentativi di superare il test di Turing. Per questo “astrobot Ella” fu scelta per essere inviata, dopo essere stata trasformata in una trasmissione ad alta frequenza, dal radiotelescopio Evpatoria, in Ucraina. La trasmissione durò più di un’ora, durante i quali i 119 MB della “Cosmic call” lasciarono il pianeta Terra alla velocità della luce, bit dopo bit.
Se mai qualcuno, nel 2036, capterà la trasmissione (HIP 4872 è distante 32.8 anni luce) e riuscirà a far girare il programma su qualche strano computer alieno si troverà di fronte un’intelligenza artificiale. Certo, magari agli abitanti di quel sistema stellare apparirà un’intelligenza approssimativa (per essere benevoli) ma sicuramente si divertiranno a giocare a blackjack, ascoltare barzellette terrestri e sentirsi predire il futuro.
Però ho qualche timore per il 2069, quando riceveremo l’eventuale messaggio di risposta: e se, al massimo, ci invitassero a giocare a tris?
Fonti
Extraterrestrial Languages“, The MIT press, 2019
Epstein, Robert, Roberts, Gary, Beber, Grace, “Parsing the Turing Test.Philosophical and Methodological Issues in the Quest for the Thinking Computer“, Springer, 2009